martedì, marzo 06, 2007

LA POLITICA E’ MORTA!

Nel nostro amato Paese si può oggi affermare con certezza, che la politica è morta, e che col suo cadavere stanno banchettando felici, e in modo irresponsabile per la Nazione, tutti i politici. Quando attaccata alla carcassa della vecchia politica non rimarrà neanche più un filo di carne, gli attuali politici saranno così grassi da non riuscire più ad alzarsi da tavola in cerca di una nuova preda e così, morranno seduti a loro desco dorato! Oggi l’Italia ha bisogno di un pazzo, o di un eroe, che decida di abbandonare il ricco banchetto mettendosi in caccia di nuova selvaggina, per lui e il Popolo, finché è ancora fisicamente prestante per farlo. I partiti politici italiani hanno raggiunto una stasi causata da un mancato adeguamento ai tempi moderni ed è così che si continua a cavalcare ideali vetusti non capendo che alla maggioranza del Popolo suscitano solo indifferenza. Ci sono poi alcuni partiti che vorrebbero nostalgicamente riproporre modelli caduti in disuso come il Comunismo o il Fascismo e altri che vorrebbero ricompattare la Democrazia Cristiana e su quest’ultimo desiderio vogliamo esternare alcune considerazioni. Quando un vaso va in frantumi, lo si può ricostruire incollandolo, ma un oste vi verserebbe dentro il suo vino migliore o anche solo il suo aceto? La Dc dopo Tangentopoli si è sgretolata in tanti frammenti, finiti un po’ a destra e un po a sinistra in Parlamento, per cercare di resistere all’uragano, ma il Popolo non si è scordato del sangue infetto e dei relativi divani d’oro, delle cattedrali nel deserto e delle statistiche di mortalità negli ospedali che hanno fatto si che gli anziani non fossero più curati a dovere per paura di perdere i finanziamenti in caso di un loro decesso in sala operatoria, etc, etc! Incollare i frammenti della vecchia DC significa proporre agli elettori le stesse persone di Tangentopoli o i loro diretti successori. Oggi, l’unica soluzione è di prendere in mano il più bel pezzo del vaso DC e da questo ricostruire un solido e nuovo otre in grado di contenere il migliore dei vini. UDC, a nostro avviso, è l’unico coccio da cui può ripartire la nuova DC e questo partito dovrebbe iniziare ad attuare delle serie politiche senatorie e Populiste (SPQR) sui vecchi modelli DC, adeguandosi però ai tempi attuali. Che fare però degli altri cocci? Beh si può solo selezionare in modo chirurgico, dai vari frammenti, il materiale migliore alla ricostruzione del vaso, tritarlo, rimpastarlo, modellarlo attorno al pezzo sano (UDC) e renderlo un’unico solido corpo attraverso la cottura nel forno, mandando alla discarica i cocci inservibili. UDC dovrebbe assorbire al suo interno, in modo rigorosamente selettivo, gli uomini di maggior rettitudine delle altre frange Democristiane, cioè quegli uomini che hanno veramente a cuore le sorti del nostro Paese e la difesa dei nostri valori Cristiani; ecco che allora ogni cosa sarebbe rinnovata e funzionante. Durante tale processo rigenerativo non vanno esclusi i vecchi storici della vecchia DC come Giulio Andreotti e Cossiga i quali, assieme a forze giovani, dovrebbero plasmare il nuovo vaso. Nella riedificazione del Partito Democratico non ci si può scordare di questi due grandi Uomini, e altri Uomini e Donne, Dc che hanno dato tutta la loro vita, operando spesso scelte difficili (nel bene e nel male,) per garantire all’Italia quel complesso equilibrio tra socialismo e liberalismo chiamato Democrazia Italiana; di questo loro spirito di sacrificio gliene dobbiamo essere ancora oggi grati. Attualmente UDC ha commesso però un grave errore strategico rompendo i legami con i suoi alleati di destra (AN FI Lega): è un po’ come se un bambino decidesse di andare a vivere senza genitori! UDC è da reputarsi oggi una forza nascente che deve ancora consolidarsi nel Paese, attuando processi di adeguamento temporale e di consolidamento delle proprie linee guida al suo interno. E’ fortemente auspicabile che l’On. Casini comprenda che il Partito, così facendo, si è politicamente isolato, consentendo alle forze di Sinistra di avere la meglio sul Centro Vero e la Destra, mettendo così a fuoco e fiamme, indisturbata, il nostro amato Paese. Se Casini non si ravvede, ritornando all’interno della Casa delle Libertà, è necessario che il Partito cerchi di sostituirlo con un più idoneo On. Carlo Giovanardi: gli elettori non comprendono tale incoerenza politica Casiniana considerando che un possibile ricongiungimento dei vari frammenti della DC, costituendo una vetusta Balenona Bianca, sarebbe deleterio per il Partito e il Paese. Casini sperava in una rifondazione DC purtroppo troppo prematura e non ancora ben definita strategicamente, e così, uscendo dalla coalizione rischia, oltre all’isolamento politico, un calo di voti consegnando il centro Cristiano nelle mani di Forza Italia; chissà se ha valutato quest’ultima ipotesi prima di agire? Forza Italia, d'altronde, è l’unico Partito, in Italia, che sta cercando di adeguarsi ai tempi ed è paragonabile, come struttura, ad una ruota dentata pronta ad accoppiarsi con altri ingranaggi pur di far muovere il suo motore (una bellissima macchina da guerra politica a cui non mancano mezzi e uomini.) Forza Italia ha anche un grossissimo vantaggio rispetto agli altri Partiti politici: il suo Generale Silvio Berlusconi ha già lo stomaco pieno, non ha bisogno di banchettare con gli altri su di una carcassa spolpata e così é libero di cacciare nuove prede. Su questa nostra affermazione mediti Pier Ferdinando Casini; se ha a cuore il suo Partito (come pensiamo che sia,) lasci agli stolti il restante magro banchetto e, per il bene dell’Italia e dell’UDC, accetti il grasso vitello Berlusconiano (per le sorti di UDC, Dio vede e provvede e ogni cosa, ancor prima che nasca, stabilisce.) Osservando i passi della politica italiana viene da chiedersi se l’attuale strategia DC (aspettiamo che gli elettori di destra e quelli di sinistra siano scontenti e poi ci riuniamo offrendo loro un’alternativa) funzionerà? Oppure gl’Italiani non vorranno un partito composto sempre dai soliti politici poltronisti? Non è meglio rinnovarsi veramente, per il bene del Partito, e dell’Italia? Bah! Chissà? Forse ha ragione l'On. Casini?
Noi del Veleno del Popolo non possiamo che continuare a pensare che la politica è morta, affermando però che nessuno ha il coraggio di farle il funerale!
Nulla si crea nulla si distrugge, ma tutto quando muore si rinnova: basta aspettare e finalmente si ritornerà a fare politica




La Redazione del Veleno del Popolo

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