lunedì, ottobre 30, 2006

ANCHE GLI ONESTI VOGLIONO UN INDULTO

L’indulto, attuato nel nostro Paese da qualche mese, non è stato proprio digerito dal Popolo italico. In una nazione nella quale è già difficile fare entrare e rimanere in carcere i delinquenti un indulto è un’insulto a tutti gli onesti! Quante volte abbiamo assistito alla cattura di delinquenti da parte delle Forze dell’Ordine e poi dopo qualche giorno li abbiamo rivisti scorazzare liberi, come se non avessero fatto nulla? In Italia, se ammazzi qualcuno, tra sconti di pena, buona condotta etc, se ti va fatta male prendi 5 anni di reclusione di cui 3 li hai già scontati (incivilmente) aspettando il giudizio! Un onesto cittadino può forse pensare che l’indulto sia una cosa buona? Se le carceri scoppiano è colpa di certi politici; per quale ragione dobbiamo rimetterci noi? Alcuni partiti in Italia sono a favore dell’immigrazione clandestina la quale produce criminalità e quindi sovraccarico delle carceri; tali movimenti politici pensano, inoltre, che le carceri sono solo una spesa mentre potrebbero essere una risorsa economica per lo Stato. A questi certi politici, provate voi a dire: Beh, i carcerati, per pagarsi il sostentamento potrebbero lavorare, come gli onesti cittadini. Verrete subito additati come nazisti, mentre far lavorare i detenuti è un atto di doveroso e umano civismo nei loro riguardi, che nulla a da vedere con i campi di lavoro comunisti o nazisti! Un carcerato, una volta che sconta la sua pena, se non ha imparato un mestiere e non viene aiutato ad essere reinserito nel tessuto economico sociale, cosa fa? Vogliamo continuare ad insegnare loro solo a fare inutili cocci di terracotta o scatolette di legno, per poi vederli rientrare in carcere dopo qualche mese dalla loro scarcerazione? Concedere un indulto senza offrire nessun futuro a chi ha saldato il proprio conto con la società è un atto egoistico, non umanitario. Taluni politici, per non toccare uno spinoso argomento come la riforma carceraria e, pur di risparmiare non costruendo altri carceri, hanno preferito aprire le porte e cacciare a pedate il problema. Continuiamo pure così, con le carceri disumane, sovraffollate e medioevali a causa di un Centro-Sinistra bigotto e ceco che appena sente parlare di far lavorare i carcerati accusa l’interlocutore di voler ripristinare i campi di lavoro. Gli onesti non lavorano forse? Per quale ragione si deve impedire ha chi ha già socialmente sbagliato una volta nella sua vita di comprendere l’utilità di un umano lavoro? Insegnare e far svolgere un mestiere ad un carcerato significa redimerlo e creare benefici alle casse statali: con il suo lavoro gli si può creare un fondo per quando uscirà e, acquisita una specializzazione mirata, lo si può far assumere, vengono pagate le sue spese di soggiorno carcerario, si possono costruire carceri più moderni, si può evitare l’immigrazione a causa dei lavori che gli italiani non vogliono più fare. Concedere un indulto, solo perché le carceri sono strapiene, senza voler prendere atto dei gravi problemi che affliggono il settore detentivo, significa ammettere la debolezza e l’egoismo di uno Stato che non riesce o non vuole dare risposte ai reali problemi del Paese. Se le carceri sono piene bisogna capirne il motivo: eccessiva immigrazione che non trova occupazione lecita, sistema carcerario che non riesce a reinserire i rei nella società onesta e, non ultimo, lo scandalo dei detenuti in attesa di giudizio rinchiusi per anni anche se a tutti gli effetti sono ancora innocenti, perché non ancora giudicati. Il Popolo onesto, desiderando di vivere in sicurezza nel proprio Paese, non può che gridare: vogliamo usufruire di un indulto anche noi!

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Redazione del Veleno del Popolo

sabato, ottobre 28, 2006

ESISTONO I BAGNI PER I TRAVESTITI?

E sì, quando scappa deve essere veramente dura per un travestito come l’on del Centro- Sinistra Vladimiro Guadagno detto in arte Luxuria il, o la quale, si vede cacciata o cacciato dal bagno delle donne. E’ successo oggi al Parlamento dove l’on Elisabetta Gardini del Centro-Destra si è vista entrare nel bagno femminile l’on Luxuria (a tutti gli effetti uomo per natura e anagrafe) e, giustamente indignata, l’ha cacciato. Alcuni parlamentari hanno subito lanciato la vergognosa proposta di costruire bagni appositi per transgender come Luxuria. Ma dove siamo finiti? Ci chiediamo sgomenti noi Italiani. Nella storia molti uomini importanti a livello di potere mondiale, vedi ad esempio alcuni imperatori romani, si dice anche Carlo Magno e Napoleone, erano bisex, ma nessuno di loro si è mai permesso, con giusta ragione, di rendere sociale tale loro predisposizione puramente sessuale o affettiva. L’essere poi transgender come Luxuria non significa proprio nulla è solo un’attuale moda, un errato modello da salotto televisivo, quindi, un fenomeno da baraccone. Madre Natura, che non ha mai sbagliato, ha creato tra i mammiferi il seme uomo e la terra donna: se si mette un seme tra i semi o la terra con la terra non si produce vita. In base a queste giuste considerazioni viene da affermare che l’essere transgender o omosessuale è solo un pensiero umano, una scelta di vita che non deve incidere sui normali modelli societari e Naturali. Attualmente nel Mondo ci sono tanti uomini omosessuali o bisex che ricoprono importanti incarichi. Essi convivono con il loro uomo, lo amano o semplicemente ci fanno sesso per puro piacere senza però imporre il loro status, ne tanto meno cercano di esternalo in modi che possano ridicolizzarlo. I vari Luxuria, con i loro comportamenti, sono un grave danno per tutta la normale comunità gay perché diffamano uno status sessuale o affettivo, rendendolo un fenomeno da circo mal visto dagli eterosessuali. Viene quindi spontaneo, piuttosto che creare un bagno solo per le Luxurie, di consigliare alle Luxurie stesse di smetterla con tali bambinate e, o si fanno evirare, e così, cambiando sesso, possono accedere al bagno delle signore, oppure se ne vanno al bagno degli uomini senza rompere le scatole perché il paese ha problemi ben più gravi da risolvere e, inoltre, queste inutili pagliacciate ci mettono in ridicolo davanti all’intero mondo.

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Redazione del Veleno del Popolo

venerdì, ottobre 27, 2006

VELENO DEL POPOLO

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FINANZIARIA… VECCHIO MINESTRONE ALL’ITALIANA

Sembra che alla fine siamo arrivati all’ultimo minuto di cottura per la ormai odiata Finanziaria e, dopo infinite modifiche, potremo finalmente assaggiarla e scoprire che è salatissima e immangiabile! La vecchia DC + i vecchi Comunisti stanno riproponendo sempre il solito minestrone fatto da tasse, tasse e ancora TASSE! Prospettando ricchi bottini ai ceti poveri-medi, in realtà elemosine da 30 euro al mese, li hanno invece caricati di tasse nuove e aumenti; così, a fronte dei 30 euro giudaici dati, lo Stato se ne vede entrare almeno il triplo al mese. Disgustosa la trasmissione di Porta a Porta su tale argomento, dove il ministro alla famiglia insisteva nel dire che i dipendenti ne saranno avvantaggiati, senza voler ammettere però tutti gli altri rincari nonostante gl'incalzanti interventi del Centro-Destra. Va bene che molti italiani hanno ancora scritto Giocondo in fronte, ma a tutto c’è un limite! Aumento del bollo auto dal 4 al 16%, revisione estimo catastale con relativo aumento ICI, OBBLIGO di pagare un’assicurazione sulle calamità naturali relative alla casa di proprietà, relativi aumenti degli affitti, l’assegno familiare non viene più concesso al coniuge che guadagna meno ma viene fatta una media dei due stipendi, esproprio del TFR (a beh, possiamo stare tranquilli di non rivederli più: la Rosy Bindi ha dichiarato di usarne una parte per la costruzione delle casa popolari e, toccia di qua, toccia di la cosa ne rimane del TFR?) Proseguiamo nell'elencazione: obbligo di avere un conto corrente bancario se no, niente cure ai denti e addio a tante altre prestazioni che non si possono più pagare in contanti, rimessa la tassa di successione da una determinata cifra in su, ticket in pronto soccorso (la gente povera ci va perché non ha soldi o perché le liste di attesa sono stralunghe.) Che dire, una finanziaria così è la classica vecchia finanziaria DC, ci meravigliamo che non hanno aumentato benzina, sigarette, bolli vari etc. RIDATECI IL BUON CARO TREMONTI dalla erre simpatica, almeno lui agiva sugli sprechi, magari un po’ rigorosamente, ma non aveva il vecchio atteggiamento statalista abbandonato da tutti i paesi europei. Noi Italiani abbiamo il sentore che questa Finanziaria strapasserà e quindi, ancora da bravi italiani della Prima Repubblica, non ci resta che mettere mano al portafoglio e continuare a farci scrivere Giocondo in fronte.

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Redazione del Veleno del Popolo

mercoledì, ottobre 25, 2006

IL VELO? SE LO METTANO GLI UOMINI ISLAMICI

Sono una donna italiana che è stata un’attivista convinta del Movimento Femminista negli anni 70 e, letto il vostro articolo sull’islam, ho deciso di scrivervi. Attualmente sono indignata perché nessun politico femminile di sinistra ha il coraggio di dire no ai soprusi che subiscono le nostre compagne mussulmane. Una volta le femministe di sinistra erano in piazza a gridare: “L’utero è mio e lo gestisco io!” e adesso sono diventate solo delle borghesucce da salottini perbene televisivi e, nel loro benessere, ignorano i pericoli di una cultura islamica maschilista. Tutte zitte come cagnolini, gli unici argomenti che sanno starnazzare in tv é che bisogna capire la loro cultura, bisogna accoglierli e adattarci a loro costruendo moschee, scrivendo i cartelli in arabo, etc etc. Noi, negli anni 70 abbiamo combattuto aspre lotte contro la soprafazione maschile ottenendo una giusta parità; per quale ragione dovremmo tornare a stare peggio delle nostre nonne? Le voglio vedere le nostre rappresentanti politiche sotto l mussulmani: niente più politica, chiuse in casa e quando escono… soffocate dentro un saccone che le copre tutte anche con 50 gradi all’ombra, sempre zitte pronte a darla ai propri mariti a comando come prostitute. Noi donne di sinistra chi dobbiamo votare? Le uniche donne che hanno il coraggio di parlare sono di destra. Sono veramente delusa e schifata dalle nostre rappresentati io che sono e resterò femminista.
Luisa

Articolo inviato da Luisa e pubblicato da: Il Veleno del Popolo

ICI ANTICOSTITUZIONALE, MA NESSUNO HA IL CORAGGIO DI ABOLIRLA

Il diritto alla casa è sancito nella nostra costituzione ma tutti sanno che in Italia proprio un diritto non è. Se si vuole un tetto sopra la testa si può scegliere tra un costosissimo affitto (pari all’ottanta per cento di uno stipendio,) oppure si può acquistare un’immobile. In quest’ultimo caso si è obbligati a pagare una odiatissima tassa chiamata ICI (imposta comunale immobili) e con la Finanziaria 2007, fatta dal Centrosinistra, oltre ad un relativio aumento pari la 40 %, saremo assoggettati ad una nuova tassa obbligatoria chiamata Assicurazione contro le calamità. Queste due imposte obbligatorie sono anticostituzionali perché ledono il diritto alla casa e alla proprietà privata sancito nella nostra Cosituzione: se per disgrazia, dopo aver acquistato il nostro immobile, cadiamo in povertà dovremmo avere il diritto, staccando tutti i servizi (acqua, luce, gas, telefono,) di vivere nella nostra proprietà senza pagare alcun che. Pagando tutti i sacro santi anni l’ICI rinunciamo al diritto alla proprietà privata perché legittimiamo il comune a rivalere su di noi diritti proprietari che non ha! I costruttori prima di edificare acquistano i terreni dai Comuni e così, quando acquistiamo un immobile diventiamo anche proprietari del terreno su cui poggia. L’attuale Governo di Centro-sinistra afferma di essere dalla parte del Popolo meno abbiente e poi invece di abolire l’ICI l’aumenta e introduce una nuova gabella a danno dei poveri, forse era più populista il precedente Governo di Centro-destra il quale voleva togliere tale anticostituzionale imposta. Continuiamo a pagare va!

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Redazione del Veleno del Popolo

ISLAM SI, ISLAM NO?

Da un po’ di tempo si fa un gran parlare dell’islam tanto che l’On.Daniela Santanchè di AN é stata messa sotto scorta perché in una trasmissione è entrata in polemica con un imam sulla questione del velo e le donne. Beh, alla domanda del nostro titolo è chiaro un islam no! Noi siamo un paese a cultura romana come anche il resto dell’Europa, i nostri fratelli americani e qua e la in tutto il Mondo altri popoli e nazioni. Romani significa che apparteniamo ad un modello millenario multiculturale nel quale sono riusciti a convivere assieme popoli aventi diversi usi, costumi e religioni, creandosi e rispettando regole di convivenza comuni. Nel nostro modello sociale non è ammesso che un popolo imponga solo il suo status perché sarebbe limitante alla crescita e allo sviluppo dell’intera civiltà umana. Neanche ai tempi delle dittature imperialistiche romane si è mai imposto un unico modello, tanto che, a livello religioso, esisteva il Panteon dove erano venerate le varie divinità dei vari popoli. Roma è sempre stata Governo e, nel esserlo, ha sempre garantito la libertà culturale purché non ledesse lo stato (insieme di regole atte a garantire la vita di tutti.) Questo nostro millenario modello sembra essere oggi da noi dimenticato, tanto che arriviamo a chiederci se il modello islamico è giusto o sbagliato. La risposta ha origine nelle nostre stesse radici che ci hanno sempre imposto il rispetto per gli usi e costumi delle altre popolazioni anche quando le abbiamo romanamente assoggettate con la forza. Un unico popolo o un'unica religione che impongono solo il loro modello non possono garantire il pluralismo altamente civile che caratterizza la nostra civiltà da millenni e riporterebbero indietro gli orologi della storia impedendone l’evoluzione materiale e spirituale. Quando poi si parla di islam bisogna distinguere tra quello che si è integrato nella nostra cultura, comprendendola e rispettandola, e quello settario che non può essere accettato in modo categorico perché è limitante per tutte le altre culture, la cui libertà di essere è sempre stata garantita e difesa dal modello romano. Gli islamici settari vedono nella nostra multicultura il nostro tallone d’Achille mentre deve essere per noi il punto di forza, com’è sempre stato, ma perché ciò accada è necessario ricreare un catalizzatore per tutte le culture che si sono appoggiate al romano modello per millenni e che ora sono frammentate: l’aquila deve riaprire le ali usando tutti i suoi muscoli per volare. Nel concludere, non possiamo che dire si ad un islam rispettoso e integrato e un no all’islam settario che impone veli, che lapida le donne, che impone il suo modello con la forza condannando a morte chiunque si converte ad un’altra religione un islam, quest'ultino, che sa accettare solo la sua religione come verità assoluta. Dio ha lasciato il libero arbitrio all'uomo, l'islam integralista con il suo modello no!

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Redazione del Veleno del Popolo

martedì, ottobre 24, 2006

IMMIGRAZIONE: DEPROGRAMMIAMO LE NOSTRE MENTI


In questo articolo desideriamo sfatare le tante frasi ormai accettate per abitudine e inerzia, frasi che ci bombardano quotidianamente in modo massiccio e subliminale tanto da divenire quelle che noi chiamiamo false verità. In questo articolo tratteremo le false verità sull’immigrazione e il razzismo.

Ecco alcune delle frasi:

GLI IMMIGRATI FANNO I LAVORI CHE GLI ITALIANO NON VOGLIONO FARE.
E’ COMPLETAMENTE FALSO!
Le nostre aziende chiudono e vanno in Cina o Romania dove la manovalanza costa meno e noi siamo costretti ad emigrare all’estero per trovare lavoro e quando dico noi intendo Italiani da nord a sud. Se un lavoratore perde il suo posto dopo una certa età non trova più nessuno che lo assume (cosa assurda e anticostituzionale a cui nessun partito ha mai posto rimedio) e questo zombie-lavoratore sarebbe disposto a qualsiasi lavoro pur di dire esisto! Ci sono anche molti studenti poco abbienti che per pagarsi gli studi sono costretti a lavorare ma non trovano più i classici lavori da studente perché si preferiscono assumere in nero gli extracomunitari. La considerazione che viene poi spontanea a tutti è che noi italiani abbiamo un costo della vita superiore agli immigrati i quali vivono in 12 in un’appartamento di 50 metri quadri e usufruiscono di mille agevolazioni e aiuti e quindi noi necessitiamo di uno stipendio pieno e non ridotto come il loro. Per terminare aggiungiamo che se prorpio gli Italiani non vogliono fare certi lavori, prima di ricorrere agli immigrati, si può attingere ad una grande risorsa quale quella dei carcerati, visto che siamo costretti ad emanare ingiusti indulti perché le nostre carceri scoppiano ( pubblicheremo un articolo a riguardo.)

L'IMMIGRAZIONE E' UNA RISORSA.
PARZIALMENTE FALSO! Se da un lato l’immigrazione contribuisce ad abbassare il costo della mano d’opera nella produzione (grazie al lavoro nero o sottopagato,) a rimpinguare le tasche dell’INPS con i contributi e quelle di qualche proprietario immobiliare che riscuote i loro gli affitti e aumenta un po i consumi interni, da un’altra parte sottrae ingenti capitali allo Stato che si vede costretto ad aumentare le tasse (vedi Finanziaria 2007). L’immigrazione ci aumenta le spesa in: prima accoglienza, quando questi stranieri entrano illegalmente nel nostro paese, insegnamento della nostra lingua, integrazione nella nostra scuola con relativo forte rallentamento dell’insegnamento, costruzione di nuovi alloggi di edilizia pubblica, costi dovuti a sgomberi di occupazioni illegali, aumento del lavoro delle Forze dell’Ordine per il loro controllo e per contrastare l’aumento delinquenziale, spese carcerarie, spese sanitarie (molto spesso sono esenti da ticket o non lo pagano,) soldi stanziati alle varie associazioni no profit pro immigrazione, finanziamenti vari a fondo perduto o agevolato, il più scandaloso e quello di 30 000 euro a fondo perduto per l’acquisto di una attività commerciale (non concesso però ai nostri disoccupati italiani creando una grave discriminazione razziale nei loro confronti,) e la lista potrebbe proseguire ma preferiamo fermarci qui. Per quanto riguarda poi i contributi INPS previdenziali c’è d’aggiungere che chi rientra nel proprio paese ne può richiedere la restituzione e che spesso chi ha un lavoro dipendente ricorre a finti infortuni sottraendo risorse all’Ente stesso. Molti immigrati, poi, mandano i soldi guadagnati nei loro rispettivi paesi di origine creando anche una fuga di capitali all’estero o peggio finanziano associazioni terroristiche.

L'IMMIGRAZIONE PORTA LA CULTURA
E' LA PIU’ GROSSA BUGIA DEL SECOLO!!! Chi afferma questo ha deliberatamente cercato di cancellare per anni la nostra di cultura, una cultura millenaria e romana! Roma in tanti secoli è entrata in contatto con una moltitudine di culture e ne ha assorbito usi, costumi e religioni tanto che si potrebbe affermare che tutto il Mondo è figlio di questa immortale città. Cosa abbiamo dunque noi da imparare da altri popoli? Non li abbiamo già integrati in passato? L’entrare in contatto con la cultura di altri popolo può solo farci ricordare vecchi usi e costumi già appresi, fatti nostri o rigettati in passato dalla nostra attuale civiltà che è ancora di stampo romano. Chi di noi abbandonerebbe oggi l’uso delle posate? Roma iniziò mangiando con le mani e poi via, via ha assorbito quest’usanza probabilmente da un altro popolo è l’ha fatta sua, dovremmo dunque oggi tornare a mangiare come i beduini per poi accorgerci che è sbagliato? Si può dunque affermare che stiamo solo cercando pretesti per giustificare l’immigrazione: il reale bisogno dell’Italia oggi è quello di ricordare la propria cultura e non quello di assorbirne altre. Se solo gli Italiani ricordassero un decimo della loro cultura millenaria potremmo avere una migliore e più funzionale nazione e sarebbero le altre culture a voler apprendere da noi.

IMMIGRANO PER RICERCARE MIGLIORI CONDIZIONI DI VITA
E’ VERISSIMO!

E' vero: questa povera gente è spinta sulle nostre terre abbagliata dal miraggio di avere una vita dignitosa e i più fortunati riescono nell’intento, ma fisicamente non possiamo farci carico di tutto il Terzo Mondo. E’ necessario scoprire le cause del perché questi popoli a casa loro non riescono a trovare condizioni favorevoli di vita e cercare, con ogni mezzo, guerra inclusa, di porvi rimedio Se continueremo ad ignorare egoisticamente le vere cause dell’immigrazione, perché ci fa comodo sfruttare determinati popoli o le loro terre, passeremo, nei prossimi anni, dall’attuale situazione di emergenza a un vero disastro umano senza rimedio. La Terra produce cibo e il cielo acqua per tutti senza distinzione; ogni essere umano, solo perché vivo, dovrebbe avere almeno il diritto di sopravvivere. Se continueremo a chiudere gli occhi sarà inevitabile una celere autodistruzione del nostro modello societario.

NON SARAI RAZZISTA?
DISCUTIAMONE! Gli immigrati e taluni politici con questa magica parola riescono ad interdire gli italiani i quali colpiti nel senso di colpa tacciono anche quando subiscono soprusi. Siamo ridotti che non possiamo più riprendere il nostro vicino di casa, il nostro compagno di lavoro o di banco extracomunitario che si comporta incivilmente. Guai ad affermare di rimandare a casa i clandestini entrati nel nostro paese violando la legge, quindi delinquenti appena entrati. Guai a richiedere pene severe o l’espulsione per chi compie reati nel nostro Paese. Insomma la parola razzista è diventata un messaggio subliminale uguale a : anche se hai ragione taci e subisci! Giorno dopo giorno ci hanno programmato a subire e noi stessi siamo diventati vittime di gravi discriminazioni razziali non potendo mai affermare un: “però non è giusto che loro si e noi no!” A chiunque ci etichetta come razzista, quando richiediamo giustizia, dobbiamo abituarci a rispondere:
sono fiero e orgoglioso di essere razzista contro chi lede le civili regole di convivenza!
Fiero e orgoglioso di essere razzista contro i delinquenti, i loro misfatti e chi li protegge!

I clandestini sono a tutti gli effetti dei delinquenti che invadono il nostro paese. Non siamo razzisti quando affermiamo di non volere gli scarti delle galere degli altri paesi ne tanto meno i loro possibili invasati terroristi. Immigrazione si ma LEGALE! L’attuale Legge sull’immigrazione Bossi Fini andrebbe certamente modificata, ma rendendola più simile a quella di tutti gli altri paesi civili europei o americani e non abrogata come vuole l’attuale nostro Governo, grazie al quale è già drasticamente aumentato il numero degl’immigrati clandestini.

Sul razzismo ci ha scritto Mario da Torino, Elisa e una famiglia da Bologna.

Mario da Torino
Egregia redazione da 15 anni lavoro in proprio come elettricista e qualche settimana fa mi è capitato di sentirmi dare del razzista da chi mi aveva commissionato il lavoro perché gli ho fatto presente che l’impresa di muratori pachistani aveva sbagliato a murare tutte le scatole di derivazione nel muro rendendomi impossibile l’installazione dei miei materiali. Precedentemente avevo cercato di parlare con i muratori ma non mi capivano oppure mi dicevano solo si, si. Morale di tutto questo è che io da sempre comunista e a favore dell’integrazione sono rimasto ferito dentro quando il proprietario del cantiere, con tono recriminatorio, mi ha chiesto se ero razzista come se lo fossi. La verità è solo che ho dovuto a mie spese rimediare ai problemi causati dall’impresa pachistana e ho ancora sul gozzo quel razzista detto a me da sempre favorevole agli immigrati! Siamo ridotti male.
Ciao Mario

Elisa da Bologna
Lunedì rientravo a casa accompagnata da una mia amica sull’autobus e le parlavo che nella classe di mio figlio ci sono 13 extracomunitari su 20 scolari e che così l’altro anno le maestre non riuscivano ad andare avanti con il programma perché questi 13 non spiaccicavano una parola di italiano. Così mio figlio e gli altri 6 sono stati promossi in seconda elementare ma è come se non l’avessero fatta. Mentre mi lamentavo scocciata si è alzato un ragazzo rasta e ci ha lasciate allibite dicendoci che questi discorsi lo disturbavano perché noi due eravamo razziste e ci ha detto che scendeva dall’autobus perché lo disgustavamo troppo. Siamo rimaste malissimo tutte e due mi creda, stavamo solo dicendo che non si possono fare classi con così troppi extracomunitari dentro.
Grazie e continuate così siete gli unici che dicono queste cose.
Saluti Elisa

Famiglia di Bologna
Siamo una famiglia che da poco ha comprato casa in un condominio e, dopo 2 lunghi mesi passata a ristrutturarla, ci siamo andati a vivere. Quando abbiamo acquistato non avremmo mai pensato ai problemi relativi ad avere una famiglia indiana o pachistana sopra la testa: non possiamo tenere le finestre aperte per la puzza del loro cibo (viene da vomitare), sputano e spengono le sigarette per le scale, strusciano i loro sacchi dell’immondizia sulle scale rigandole tutte di olio, lasciano la loro roba accatastata nelle parti comuni e corrono facendo un gran rumore, come se fossero in venti in quella casa, agli orari pomeridiani di riposo e la notte. Stanchi di tutto questo siamo andati a bussare su da loro e la moglie non ci ha aperto. Più tardi è arrivato il marito è ci ha urlato di non disturbare mai più sua moglie perché non parla italiano e per quanto riguarda il rumore ci ha detto che noi ne abbiamo fatto per due mesi e così non dobbiamo più permetterci di dirgli niente e ha aggiunto che noi, per tutto il resto, ce l’abbiamo con loro perché immigrati. Noi abbiamo fatto rumore per ristrutturare casa ma abbiamo attaccato un cartello di scuse ai condomini, loro questo non lo capiscono, e per il resto dobbiamo stare zitti perché sono immigrati? Perché non se li prendono nel loro condominio Prodi, D'Alema, Bertinotti e Pecoraro? Grazie per averci concesso questo sfogo.
Famiglia

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La redazione del Veleno del Popolo

giovedì, ottobre 19, 2006

PANSA... UN DITTATORIALE ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA!

L’interruzione forzata della presentazione dell’ultimo libro di Giampaolo Pansa, da parte di giovani della Sinistra, è da reputarsi un dittatoriale attentato contro ogni cittadino che in uno stato democratico, e libero, decide di esprimere e divulgare le proprie opinioni. Questi sinistrosi personaggi, armati d’imperanti bandieroni rossi, arrogandosi il diritto d’interrompere una conferenza a loro sgradita, hanno sfoggiato il tipico comportamento censurante dei regimi rossi. Questo grave tentativo di epurazione subito dal giornalista Pansa ha suscitato nel mondo politico di sinistra solo qualche debole recriminazione e presa di distanza dal bolscevico commando, senza mettere in opportuna luce la gravità stessa dell’atto. Cosa accadrebbe, ci chiediamo in molti, se durante la ricorrenza di Marzabotto si presentasse un drappello di destra bloccando in modo antidemocratico la manifestazione e urlando: “VOGLIAMO LA VERITA’?” Beh, tale atto sarebbe gonfiato in modo abnorme da tutta la stampa di sinistra fino a farlo apparire come un colpo di stato o un’intimidazione terroristica. Ci rendiamo conto che il libro “La grande bugia” di Gianpaolo Pansa, mostrando una dissonante immagine dei partigiani, sempre dipinti come eroi su tutti libri di storia, infastidisce talune persone che hanno i paraocchi, ma in una democrazia ognuno deve essere libero di esprimersi e se ciò non accade è grave. Nel trascrivere il velenoso risentimento raccolto tra il Popolo, noi della redazione vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Giampaolo Pansa sperando che tale increscioso incidente rosso possa ribaltarsi a suo favore pubblicizzando maggiormente il suo libro.

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Redazione del Veleno del Popolo

domenica, ottobre 15, 2006

DROGA IN PARLAMENTO

Il programma le Iene ha portato alla luce un nuovo grave problema che affligge la nostra ormai scalcinata Italia: l'uso di sostanze stupefacenti da parte dei nostri politici. La maggioranza dell'opinione pubblica ha scosso le spalle affermando che era già risaputo e alcuni politici hanno proposto un semplice test in modo che si sappia chi utilizza tali sostanze. Noi ci chiediamo se é possibile una tale frivolezza su di un così grave problema. I nostri rappresentanti parlamentari emettono leggi in grado di cambiare le sorti di una nazione, possono decidere di fare guerra (anche se oggi si chiama pace) e il tutto con le coscienze alterate da stupefacenti e l'unico provvedimento che é stato proposto a tale scempio: un semplice test conoscitivo. Se un militare si droga in servizio viene incarcerato e allora perché, invece di un test, non vengono rimossi dal loro incarico per tutta la vita e incarcerati per qualche annetto anche i nostri politici; non servono anche loro la Patria con l'espletamento dei loro incarichi? Se una persona guida sotto l'effetto degli stupefacenti si vede ritirare la patente; perché dunque un nostro rappresentante parlamentare deve rimanere impunito, infangando anche l'immagine dei politici renitenti a tali assunzioni? Se un nostro eletto infetta con i propri comportamenti il Sacro Altare della Patria non può che essere rimosso dal proprio incarico e giudicato dalla Legge.

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Redazione del Veleno del Popolo

ECCO GLI ITALIANI DOPO LA FINANZIARIA

Con la Finanziaria 2007 i ceti medio-normali e poveri (70 000 a 0 euro annui) vedranno ulteriormente calare il proprio benessere sociale. Quando affermiamo ulteriormente ci riferiamo al precedente catastrofico impoverimento dovuto all'euro-raddoppio che ha frodato il 50% del potere d'acquisto degli italiani quindi i relativi risparmi in banca. I politici si ostinano ad affermare che i prezzi non sono aumentati con l'entrata in vigore della nuova moneta e infatti é vero: gli aumenti sono stati effettuati l'anno prima e comunque tali rincari sono sotto gli occhi di tutti (un appartamento di 60 metri quadri prima 160 milioni di lire dopo 160 000 euro!) Ma torniamo alla nostra bella Finanziaria e cerchiamo di capire cosa ci aumenterà:

Ici, rogiti in caso di acquisti immobiliari, assicurazione obbligatoria sulle calamità della casa (una vera rapina, pensate a quella dell'auto,) bolli auto (da 4.7 al 16.6 % in più per le vetture sotto i 2600 kg di peso,) tassa di sucessione sopra il milione di euro, aumento dei parametri degli studi di settore e aliquote contributive, prelievo forzoso del tfr (chissà se lo rivedremo mai,) aumento delle rendite bancarie (ad esempio dal 12.5 al 20% sui un BOT che già non rendono nulla,) tagli agli enti locali i quali si vedranno costretti a tassare localmente i cittadini, aumento dei ticket (4 5 euro su prestazioni specialistiche.) Buona Finanziaria a tutti!

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Redazione del Veleno del Popolo

mercoledì, ottobre 11, 2006

TFR E FINANZIARIA UN VERO PROD'ARREMBAGGIO

Come vi sentireste se vi entrassero in casa dei ladri e vi rubassero 40 000 euro messi da parte con sacrificio tutta una vita, lavorando? Per dare una risposta, reale, a questo quesito basta aspettare che venga approvata la Finanziaria 2007. Ogni singolo cittadino, qualsiasi sia il suo orientamento politico, può senza ombra di dubbio constatare la dittatoriale rapina che sta per perpetrarsi ai danni dei lavoratori dipendenti e imprese: il TFR categoricamente convogliato al 65 % nelle casse dell’INPS anziché, come ora, nelle casse dei datori di lavoro che hanno sempre garantito una rapida e certa restituzione in caso di bisogno, pensionamento o licenziamento. Il pericolo futuro per i TFR, dopo l’entrata in vigore della Finanziaria 2007, sarà la non rapida restituzione ( provate a pensare ai tempi biblici di restituzione dei crediti da parte INPS) e il rischio di vedersi scomparire, per mille motivi, i propri soldi con il trascorrere del tempo (se l’INPS non ha gestito correttamente in passato i nostri soldi, tanto da doverci espropriare oggi il TFR, che garanzie possiamo avere per il futuro?) I TFR dei lavoratori possono variare singolarmente da un minimo di 800 euro a migliaia di euro all’anno; facendo una media e moltiplicandola per il numero dei lavoratori dipendenti ne risulta una cifra da capogiro! Solo con tale rapina, l'attuale governo potrebbe risanare i bilanci previdenziali di tre nazioni come l'Italia!!! Sotto il nostro punto di vista questo forzoso convogliamento, oltre ad essere illiberale, é una spaventosa nuova tassazione nascosta che avrà l’effetto d’impoverire sia i dipendenti che le imprese le quali, attualmente, si finanziano attraverso i TFR senza dover ricorrere a prestiti bancari o strozzini.

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Redazione del Veleno del Popolo

lunedì, ottobre 09, 2006

STUDI DI SETTORE E FINANZIARIA 2007

Gli studi di settore, introdotti per eludere l'evasione fiscale, offendono gravemente i lavoratori autonomi onesti perché li paragonano tutti, indistintamente, a delinquenti che rubano i soldi allo stato e sono una vera restrizione della libera professione. Mi voglio spiegare meglio: Oggi un lavoratore autonomo, a tutti gli effetti, non lo é più, é un dipendente a tassazione statale variabile e ignota: l'introduzione degli studi di settore obbliga a pagare le tasse a scaglioni parametrici senza tenere conto del reale fatturato di un'azienda e tali parametri non sono trasparenti poiché neanche i commercialisti e le associazioni di categoria ne conoscono l'entità. Beh, diciamo che lo Stato non "obbliga" propriamente a rispettare gli studi di settore, ma consiglia di... e, se non si paga la relativa mora stabilita, in caso di sforamento, scattano severi e onerosissimi controlli fiscali ai quali nessun straonesto contribuente vorrebbe mai incappare. Vi sembra giusto che se un lavoratore decide autonomamente di guadagnare solo 400 euro al mese, perché gli sono sufficienti per vivere, può essere considerato dal fisco un criminale evasore? Oppure vi sembra logico che un imprenditore che cerca di non evadere neanche una virgola difficilmente risulta in regola con i famigerati studi ed é costretto a pagare la mora per poter dormire tranquillo? Perché poi gli studi settoriali colpiscono, ingiustamente, solo una parte di lavoratori autonomi (alcune categorie sono a oggi ancora inspiegabilmente esonerate?) In uno Stato civile non si stabilisce a priori chi evade o no le tasse, ma si effettuano degli accertamenti, in caso di dubbi, considerando onesto un contribuente fino a prova contraria accertata. La categoria dei liberi professionisti é sdegnata dal fatto che nessuna associazione di categoria si sia pronunciata per far abrogare tali indegni studi ne in passato ne oggi! Ciò che ci rammarica profondamente ancora di più oggi é che con la Finanziaria 2007, verranno drasticamente aumentati i parametri degli studi di settore anziché tolti come aveva promesso Prodi, il quale ringraziamo vivamente per averci aumentato anche le aliquote contributive che non vanno a colpire certamente i ceti ricchi, ma solo i lavoratori che hanno deciso di migliorare il proprio tenore di vita rischiando i propri capitali, lavorando duramente anche 16 ore al giorno. Non si riesce a capire perché in uno Stato civile non si deve pagare tutti quanti, e in modo uguale, le tasse (un'unica aliquota per tutti i redditi e senza ricatti da parte del Fisco.)

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Redazione del Veleno del Popolo

VELENO DEL POPOLO

Oggi 10-10-2006 nasce il Veleno del Popolo, un blog a carattere Plurivisionista, incentrato sul dare voce al veleno che serpeggia fra il popolo senza filtri. Il pensiero Plurivisionista non é ne di destra, ne di sinistra, ne di centro, ma é una libera corrente di pensiero a 360 gradi che integra in se tutti i pensieri frammentari delle correnti politiche e appartiene quindi a tutti gli Uomini Liberi.

I nostri articoli nascono dal malcontento che raccogliamo tra la comune gente il quale viene commentato e meglio approfondito dalla nostra redazione. Ci scusiamo per eventuali errori grammaticali o di stesura, ma il nostro staff é composto da persone comuni e non professioniste.

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