L’interruzione forzata della presentazione dell’ultimo libro di Giampaolo Pansa, da parte di giovani della Sinistra, è da reputarsi un dittatoriale attentato contro ogni cittadino che in uno stato democratico, e libero, decide di esprimere e divulgare le proprie opinioni. Questi sinistrosi personaggi, armati d’imperanti bandieroni rossi, arrogandosi il diritto d’interrompere una conferenza a loro sgradita, hanno sfoggiato il tipico comportamento censurante dei regimi rossi. Questo grave tentativo di epurazione subito dal giornalista Pansa ha suscitato nel mondo politico di sinistra solo qualche debole recriminazione e presa di distanza dal bolscevico commando, senza mettere in opportuna luce la gravità stessa dell’atto. Cosa accadrebbe, ci chiediamo in molti, se durante la ricorrenza di Marzabotto si presentasse un drappello di destra bloccando in modo antidemocratico la manifestazione e urlando: “VOGLIAMO LA VERITA’?” Beh, tale atto sarebbe gonfiato in modo abnorme da tutta la stampa di sinistra fino a farlo apparire come un colpo di stato o un’intimidazione terroristica. Ci rendiamo conto che il libro “La grande bugia” di Gianpaolo Pansa, mostrando una dissonante immagine dei partigiani, sempre dipinti come eroi su tutti libri di storia, infastidisce talune persone che hanno i paraocchi, ma in una democrazia ognuno deve essere libero di esprimersi e se ciò non accade è grave. Nel trascrivere il velenoso risentimento raccolto tra il Popolo, noi della redazione vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Giampaolo Pansa sperando che tale increscioso incidente rosso possa ribaltarsi a suo favore pubblicizzando maggiormente il suo libro.
Voci raccolte dal Popolo, scritte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo
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