martedì, ottobre 24, 2006

IMMIGRAZIONE: DEPROGRAMMIAMO LE NOSTRE MENTI


In questo articolo desideriamo sfatare le tante frasi ormai accettate per abitudine e inerzia, frasi che ci bombardano quotidianamente in modo massiccio e subliminale tanto da divenire quelle che noi chiamiamo false verità. In questo articolo tratteremo le false verità sull’immigrazione e il razzismo.

Ecco alcune delle frasi:

GLI IMMIGRATI FANNO I LAVORI CHE GLI ITALIANO NON VOGLIONO FARE.
E’ COMPLETAMENTE FALSO!
Le nostre aziende chiudono e vanno in Cina o Romania dove la manovalanza costa meno e noi siamo costretti ad emigrare all’estero per trovare lavoro e quando dico noi intendo Italiani da nord a sud. Se un lavoratore perde il suo posto dopo una certa età non trova più nessuno che lo assume (cosa assurda e anticostituzionale a cui nessun partito ha mai posto rimedio) e questo zombie-lavoratore sarebbe disposto a qualsiasi lavoro pur di dire esisto! Ci sono anche molti studenti poco abbienti che per pagarsi gli studi sono costretti a lavorare ma non trovano più i classici lavori da studente perché si preferiscono assumere in nero gli extracomunitari. La considerazione che viene poi spontanea a tutti è che noi italiani abbiamo un costo della vita superiore agli immigrati i quali vivono in 12 in un’appartamento di 50 metri quadri e usufruiscono di mille agevolazioni e aiuti e quindi noi necessitiamo di uno stipendio pieno e non ridotto come il loro. Per terminare aggiungiamo che se prorpio gli Italiani non vogliono fare certi lavori, prima di ricorrere agli immigrati, si può attingere ad una grande risorsa quale quella dei carcerati, visto che siamo costretti ad emanare ingiusti indulti perché le nostre carceri scoppiano ( pubblicheremo un articolo a riguardo.)

L'IMMIGRAZIONE E' UNA RISORSA.
PARZIALMENTE FALSO! Se da un lato l’immigrazione contribuisce ad abbassare il costo della mano d’opera nella produzione (grazie al lavoro nero o sottopagato,) a rimpinguare le tasche dell’INPS con i contributi e quelle di qualche proprietario immobiliare che riscuote i loro gli affitti e aumenta un po i consumi interni, da un’altra parte sottrae ingenti capitali allo Stato che si vede costretto ad aumentare le tasse (vedi Finanziaria 2007). L’immigrazione ci aumenta le spesa in: prima accoglienza, quando questi stranieri entrano illegalmente nel nostro paese, insegnamento della nostra lingua, integrazione nella nostra scuola con relativo forte rallentamento dell’insegnamento, costruzione di nuovi alloggi di edilizia pubblica, costi dovuti a sgomberi di occupazioni illegali, aumento del lavoro delle Forze dell’Ordine per il loro controllo e per contrastare l’aumento delinquenziale, spese carcerarie, spese sanitarie (molto spesso sono esenti da ticket o non lo pagano,) soldi stanziati alle varie associazioni no profit pro immigrazione, finanziamenti vari a fondo perduto o agevolato, il più scandaloso e quello di 30 000 euro a fondo perduto per l’acquisto di una attività commerciale (non concesso però ai nostri disoccupati italiani creando una grave discriminazione razziale nei loro confronti,) e la lista potrebbe proseguire ma preferiamo fermarci qui. Per quanto riguarda poi i contributi INPS previdenziali c’è d’aggiungere che chi rientra nel proprio paese ne può richiedere la restituzione e che spesso chi ha un lavoro dipendente ricorre a finti infortuni sottraendo risorse all’Ente stesso. Molti immigrati, poi, mandano i soldi guadagnati nei loro rispettivi paesi di origine creando anche una fuga di capitali all’estero o peggio finanziano associazioni terroristiche.

L'IMMIGRAZIONE PORTA LA CULTURA
E' LA PIU’ GROSSA BUGIA DEL SECOLO!!! Chi afferma questo ha deliberatamente cercato di cancellare per anni la nostra di cultura, una cultura millenaria e romana! Roma in tanti secoli è entrata in contatto con una moltitudine di culture e ne ha assorbito usi, costumi e religioni tanto che si potrebbe affermare che tutto il Mondo è figlio di questa immortale città. Cosa abbiamo dunque noi da imparare da altri popoli? Non li abbiamo già integrati in passato? L’entrare in contatto con la cultura di altri popolo può solo farci ricordare vecchi usi e costumi già appresi, fatti nostri o rigettati in passato dalla nostra attuale civiltà che è ancora di stampo romano. Chi di noi abbandonerebbe oggi l’uso delle posate? Roma iniziò mangiando con le mani e poi via, via ha assorbito quest’usanza probabilmente da un altro popolo è l’ha fatta sua, dovremmo dunque oggi tornare a mangiare come i beduini per poi accorgerci che è sbagliato? Si può dunque affermare che stiamo solo cercando pretesti per giustificare l’immigrazione: il reale bisogno dell’Italia oggi è quello di ricordare la propria cultura e non quello di assorbirne altre. Se solo gli Italiani ricordassero un decimo della loro cultura millenaria potremmo avere una migliore e più funzionale nazione e sarebbero le altre culture a voler apprendere da noi.

IMMIGRANO PER RICERCARE MIGLIORI CONDIZIONI DI VITA
E’ VERISSIMO!

E' vero: questa povera gente è spinta sulle nostre terre abbagliata dal miraggio di avere una vita dignitosa e i più fortunati riescono nell’intento, ma fisicamente non possiamo farci carico di tutto il Terzo Mondo. E’ necessario scoprire le cause del perché questi popoli a casa loro non riescono a trovare condizioni favorevoli di vita e cercare, con ogni mezzo, guerra inclusa, di porvi rimedio Se continueremo ad ignorare egoisticamente le vere cause dell’immigrazione, perché ci fa comodo sfruttare determinati popoli o le loro terre, passeremo, nei prossimi anni, dall’attuale situazione di emergenza a un vero disastro umano senza rimedio. La Terra produce cibo e il cielo acqua per tutti senza distinzione; ogni essere umano, solo perché vivo, dovrebbe avere almeno il diritto di sopravvivere. Se continueremo a chiudere gli occhi sarà inevitabile una celere autodistruzione del nostro modello societario.

NON SARAI RAZZISTA?
DISCUTIAMONE! Gli immigrati e taluni politici con questa magica parola riescono ad interdire gli italiani i quali colpiti nel senso di colpa tacciono anche quando subiscono soprusi. Siamo ridotti che non possiamo più riprendere il nostro vicino di casa, il nostro compagno di lavoro o di banco extracomunitario che si comporta incivilmente. Guai ad affermare di rimandare a casa i clandestini entrati nel nostro paese violando la legge, quindi delinquenti appena entrati. Guai a richiedere pene severe o l’espulsione per chi compie reati nel nostro Paese. Insomma la parola razzista è diventata un messaggio subliminale uguale a : anche se hai ragione taci e subisci! Giorno dopo giorno ci hanno programmato a subire e noi stessi siamo diventati vittime di gravi discriminazioni razziali non potendo mai affermare un: “però non è giusto che loro si e noi no!” A chiunque ci etichetta come razzista, quando richiediamo giustizia, dobbiamo abituarci a rispondere:
sono fiero e orgoglioso di essere razzista contro chi lede le civili regole di convivenza!
Fiero e orgoglioso di essere razzista contro i delinquenti, i loro misfatti e chi li protegge!

I clandestini sono a tutti gli effetti dei delinquenti che invadono il nostro paese. Non siamo razzisti quando affermiamo di non volere gli scarti delle galere degli altri paesi ne tanto meno i loro possibili invasati terroristi. Immigrazione si ma LEGALE! L’attuale Legge sull’immigrazione Bossi Fini andrebbe certamente modificata, ma rendendola più simile a quella di tutti gli altri paesi civili europei o americani e non abrogata come vuole l’attuale nostro Governo, grazie al quale è già drasticamente aumentato il numero degl’immigrati clandestini.

Sul razzismo ci ha scritto Mario da Torino, Elisa e una famiglia da Bologna.

Mario da Torino
Egregia redazione da 15 anni lavoro in proprio come elettricista e qualche settimana fa mi è capitato di sentirmi dare del razzista da chi mi aveva commissionato il lavoro perché gli ho fatto presente che l’impresa di muratori pachistani aveva sbagliato a murare tutte le scatole di derivazione nel muro rendendomi impossibile l’installazione dei miei materiali. Precedentemente avevo cercato di parlare con i muratori ma non mi capivano oppure mi dicevano solo si, si. Morale di tutto questo è che io da sempre comunista e a favore dell’integrazione sono rimasto ferito dentro quando il proprietario del cantiere, con tono recriminatorio, mi ha chiesto se ero razzista come se lo fossi. La verità è solo che ho dovuto a mie spese rimediare ai problemi causati dall’impresa pachistana e ho ancora sul gozzo quel razzista detto a me da sempre favorevole agli immigrati! Siamo ridotti male.
Ciao Mario

Elisa da Bologna
Lunedì rientravo a casa accompagnata da una mia amica sull’autobus e le parlavo che nella classe di mio figlio ci sono 13 extracomunitari su 20 scolari e che così l’altro anno le maestre non riuscivano ad andare avanti con il programma perché questi 13 non spiaccicavano una parola di italiano. Così mio figlio e gli altri 6 sono stati promossi in seconda elementare ma è come se non l’avessero fatta. Mentre mi lamentavo scocciata si è alzato un ragazzo rasta e ci ha lasciate allibite dicendoci che questi discorsi lo disturbavano perché noi due eravamo razziste e ci ha detto che scendeva dall’autobus perché lo disgustavamo troppo. Siamo rimaste malissimo tutte e due mi creda, stavamo solo dicendo che non si possono fare classi con così troppi extracomunitari dentro.
Grazie e continuate così siete gli unici che dicono queste cose.
Saluti Elisa

Famiglia di Bologna
Siamo una famiglia che da poco ha comprato casa in un condominio e, dopo 2 lunghi mesi passata a ristrutturarla, ci siamo andati a vivere. Quando abbiamo acquistato non avremmo mai pensato ai problemi relativi ad avere una famiglia indiana o pachistana sopra la testa: non possiamo tenere le finestre aperte per la puzza del loro cibo (viene da vomitare), sputano e spengono le sigarette per le scale, strusciano i loro sacchi dell’immondizia sulle scale rigandole tutte di olio, lasciano la loro roba accatastata nelle parti comuni e corrono facendo un gran rumore, come se fossero in venti in quella casa, agli orari pomeridiani di riposo e la notte. Stanchi di tutto questo siamo andati a bussare su da loro e la moglie non ci ha aperto. Più tardi è arrivato il marito è ci ha urlato di non disturbare mai più sua moglie perché non parla italiano e per quanto riguarda il rumore ci ha detto che noi ne abbiamo fatto per due mesi e così non dobbiamo più permetterci di dirgli niente e ha aggiunto che noi, per tutto il resto, ce l’abbiamo con loro perché immigrati. Noi abbiamo fatto rumore per ristrutturare casa ma abbiamo attaccato un cartello di scuse ai condomini, loro questo non lo capiscono, e per il resto dobbiamo stare zitti perché sono immigrati? Perché non se li prendono nel loro condominio Prodi, D'Alema, Bertinotti e Pecoraro? Grazie per averci concesso questo sfogo.
Famiglia

Se volete contribuire segnalandoci le vostre esperienze o considerazioni scriveteci a: veleno.bo@virgilio.it

Voci raccolte dal Popolo, scritte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo

1 commento:

straniero ha detto...

leggo disgustato il vostro bloog deve la pazzie di uomini si lamentono di regole di convivenze e di come no immigratti abbiamo disturbato la loro quiete tranquillita. si noi immigrati perchè io lo sono ed è assurdo sentir parlare ancora di gente ignorante che parla ancora di come la "società" italiana sia superiore su determinati aspetti. ma ricordatevi che siamo noi che rendiamo la vostra vita semplice, badando ai vostri padri e madri che li lasciate come spazzatura vecchia, siamo noi che andiamo a raccogliere i pomodori per la vostra pasta e siamo noi quelli che disprezzate cosi tanto ma che alle fine vi aiutano ad andare avanti in questo macello.... dimenticavo che se vi rilegette un po la storia del vostro bel paese vi accorgette che fino a ieri eravate voi a subire le ignoranze di gente che prima di voi pensava che gli immigratti sono delle bestie... e a pensare che la cultura del diverso dovrebbe essere portatrice di ideali sopra all'uomo...andatte a quel paese ...